...un po' sfogo.. un po' report.. un po' archivio...
Non
giriamoci intorno, come voi tutti - o quasi - saprete le sessioni
straordinarie d'esame [di
seguito indicate come SSE]
(dicembre e aprile) non saranno più accessibili ai “lavoratori
auto-certificati”.
Per
capire perché e come è necessario appuntarsi qualche premessa
necessaria ad inquadrare il tutto (chi in questi ultimi 2/3 anni ha
seguito minimamente i nostri appelli, “allarmi” e rivendicazioni,
di certo non cascherà dalle nuvole):
1-
per l'Ateneo fiorentino lo “studente lavoratore” non esiste,
viene riconosciuta solamente l'iscrizione “part-time”.
2-
Scienze della Formazione si è sempre distinta come isola felice, un
luogo accogliente dove i moltissimi iscritti, che per mantenersi agli
studi svolgevano anche 2 lavori (di cui 1 e mezzo a nero), trovavano
uno scoglio di salvezza nell'auto-certificazione, garantendosi la
possibilità di accedere a sessioni d'esame ad hoc (dicembre, aprile
e luglio).
3-
Purtroppo il passo dal diritto all'abuso è breve ed è inutile dirvi
quanto queste sessioni (comprendenti anche i fuori corso) siano state
“usate” da tutti, dal lavoratore al furbo. A cogliere la
scappatoia non furono solo gli studenti, ma anche quei docenti che
per “bontà d'animo” estendevano le SSE a tutti.
4-
Nel 2012 la Facoltà fu chiamata a tagliare una delle 3 SSE.
Dovendoci esprimere sulla questione proponemmo, e poi votammo, la
cancellazione della SSE di luglio (con il mantenimento di quelle di
dicembre ed aprile), a condizione che quella ordinaria estiva fosse
prolungata fino a metà luglio. Che i patti non furono rispettati lo
sappiamo pure noi!
5-
Arriva novembre e la “dirigenza”, incarnata dalla Preside
Ulivieri, (fino a quel momento sempre al nostro fianco nella tutela
dello studente lavoratore), in sordina, decide di spostare la SSE di
dicembre a gennaio. Basiti ed incazzati convocammo un presidio
davanti ad un Consiglio di Facoltà ristretto (ergo, non potevano
accedere, tra i vari, i Rappresentanti degli Studenti) che, grazie
alla “buona” partecipazione degli studenti ci permise di entrare
e rivendicare le nostre istanze.
Dopo
non poca concitazione ottenemmo il ripristino della SSE di dicembre,
soltanto per gli esami orali (le segreterie non avevano il tempo
materiale per “organizzare” gli scritti ed inoltre “mancavano
le aule” visto che le lezioni quell'anno si sarebbero protratte al
di fuori dei vincoli imposti dal calendario didattico) e la garanzia
di un ripristino in toto per l'anno successivo. Strette di mano e
messe a verbale.
6-
Arriva gennaio ed il riordino dell'Università.
Enzo
Catarsi, il nuovo Direttore di Dipartimento, dichiara di voler
spostare la SSE di dicembre a gennaio, poiché «sono
stato anche io uno studente lavoratore [..] per lo studente è meglio
studiare nelle vacanze di natale [..]»;
gli studenti non la pensano allo stesso modo. Noi del Collettivo
ancor meno visto l'accordo siglato solo pochi mesi prima.
Con
il Direttore siamo chiari e sosteniamo che, quando verrà presentata
la questione in Consiglio noi ribatteremo con la nostra proposta (SSE
a dicembre e ad aprile). Passano i mesi e tutto tace, non si ritorna
sull'argomento in nessun organo fino a quando, a settembre,
veniamo a sapere che a luglio inoltrato, nell'ultimo consiglio della
Scuola (organo preposto al coordinamento didattico) Catarsi ha fatto
approvare il SUO spostamento nel silenzio assoluto.
7-
Ancora una volta ci mobilitiamo, a cominciare dai Consigli dei Corsi
di Studi dove però veniamo tacciati di mettere in pratica una sorta
di “terrorismo” e la nostra istanza (lo ribadiamo: lo spostamento
di una sessione) viene ribattuta con un
«voi volete un esamificio, noi
guardiamo alla qualità della didattica» (cit. Prof. Andrea Mannucci
ogni volta che nei
Consigli viene portata un'istanza o presentata
un'osservazione/critica/richiesta da parte del Collettivo ).
Tentiamo quindi
l'approccio diretto in Consiglio di Scuola dove, assieme al
Collettivo di Lettere e Filosofia, presentiamo all'ordine del giorno
il ripristino della SSE a dicembre per tutti (ah sì, in totale
contrarietà al principio
di omologazione di Scuola, lo spostamento a gennaio riguardava solo
SciForm e non Lettere che la manteneva a dicembre) e l'estensione
delle sessioni ordinarie da 2 a 3 appelli (a Lettere da immemore
tempo, visto il gran numero di studenti, era stato così, ma nel
passaggio da Facoltà a Scuola/Dipartimenti era andato perduto).
In
concomitanza avevamo chiamato un presidio che raccolse in tutta la
Scuola circa 30 studenti (15 se togliamo i ragazzi e le ragazze dei
Collettivi.....).
Si
discute in partenza (per così dire.. dall'importanza data alle
questioni fummo posizionati al termine dell'O.d.G.) del terzo appello
che viene, “abbastanza agevolmente” ripristinato; poi si passa
alla SSE e qui è uno spettacolo. La nostra Rappresentante motiva il
tutto, facendo
anche un'accurata cronistoria, a cui ribatte, in rappresentanza dei
docenti di SciForm, la Prof.ssa Sarsini (del suo intervento
conserviamo un vivido ricordo: «ai nostri studenti va bene così»).
I
docenti di Lettere non si esprimono per non “prevaricare il
confine”, le marionette delle altre liste studentesche fanno la
solita scena muta ed i restanti membri del Consiglio in
rappresentanza di SciForm (presenti
o no non vi è alcuna differenza) Federighi,
Bacchetti, Mannucci, etc
con un cenno del capo indicano la strada.
Azzardiamo
il tutto per tutto e, nonostante l'esiguo numero, entriamo.. ma nulla
da fare.. veniamo pure sbeffeggiati dalla sopracitata Sarsini che,
all'uscita, con un buffetto sulle guance dichiara «stavolta vi è
andata male».
8-
Tutto si placa, molti
dimenticano, ma noi no; da quel momento fino ai giorni nostri abbiamo
continuato a battere sull'incudine tanto
da far ridiscutere, con molta fatica, la questione in Consiglio di
Scuola dalla Presidente -
Prof.ssa Marchese - e... rullo di tamburi... SSE a dicembre!
Il
tappo è già pronto a schizzare via dallo spumante quando i membri
di SciForm avanzano una postilla/monolite:
restrizione delle SSE a
fuori corso, erasmus,
part-time, malati con certificazione.... aspettate, e i lavoratori
auto-certificati (tutti quegli studenti lavoratori che con orgoglio
inseriamo nelle relazioni annuali riscrivendoli come l'80%)? «se uno
lavora può iscriversi al part-time.. non
c'è tempo/spazio per fare gli esami scritti a tutta questa gente..
non siamo un esamificio.. hanno
già troppi appelli..»
Bonga!.
9-
Ci riproviamo, ancora una
volta... sollecitiamo la Prof.ssa Marchese a riportare ancora la
nostra istanza... ma come è andata lo capite da soli.
C'è
pure qualche docente che si oppone al terzo appello, qualcuno che non
ha intenzione di farlo... bene, se un professore non vi fornisce la
terza data allora sappiate che dovete
segnalarlo alla Presidente di
Scuola e, se volete,
avete il pieno diritto di rivolgervi al Garante.
Questa
è la storia... le conclusioni tiratele voi e nel farlo sentitevi
liberi d'esser maliziosi.
P.s.
Abbiamo
richiesto i verbali dei due Consigli di Scuola sopracitati, quando e
se arriveranno li pubblicheremo.
P.P.s.
Sì,
lo sappiamo che la concordanza dei tempi non regge, ma prendetelo
come uno sfogo
Collettivo
Nosmet
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